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Tag: cane

Ipofertilità canina

Ipofertilità canina, come affrontarla?

Oggi vogliamo parlare di cani in riproduzione e ipofertilità. Come affrontare un riproduttore che, apparentemente in salute, ha lasciato “vuote” diverse femmine?

O una femmina che, nonostante accoppiamenti ben riusciti, non riesce a concepire?

Come migliorare le performances riproduttive dei nostri maschi, per ottimizzare in modo assolutamente non invasivo la selezione? Come aiutare le nostre femmine ad arrivare al concepimento in modo assolutamente naturale?

Iniziamo col dire che, spesso e volentieri, cani maschi di 3-4 anni possono affrontare periodi di stress riproduttivo, soprattutto se sottoposti a monte frequenti o a stress di diversa natura, come allenamenti intensivi, uso di farmaci per patologie generiche o anche errato razionamento nutrizionale.

Iniziamo col dire che tutto parte da una accurata visita di base andrologica e ginecologica.

Una visita approfondita serve primariamente ad escludere problematiche comuni come infezioni virali o batteriche, cause ereditarie, anomalie fisiche, ed è assolutamente raccomandata prima di indagare cause metaboliche di infertilità.

Escluse le patologie vere e proprie, delle quali non tratteremo in questa sede (ma che, per esempio, occasionalmente trattiamo come nel caso delle cisti ovariche della cagna – in altri post approfondiremo di certo altri tipi di patologie sia maschili che femminili), possiamo prendere in considerazione deficit metabolici.

Uno studio condotto nel 2014 dalla Dr.ssa Maria Carmela Pisu e Colleghi esperti in riproduzione, presentato alla 17ma Conferenza Annuale della Società Europea di Riproduzione degli Animali Domestici, è inequivocabilmente emerso come la supplementazione dietetica di aminoacidi e complessi vitaminico-minerali determinati possa migliorare di gran lunga le performances dei nostri riproduttori.


La supplementazione con l-arginina

Tra le molteplici cause di ipofertilità maschile, le carenze aminoacidiche e vitamico-minerali sono riconosciute come possibili cause di alterazioni spermatiche sia nell’uomo che negli animali domestici.

La motilità spermatica rappresenta il più importante presupposto per la funzionalità degli spermatozoi, tanto da considerare la motilità e la capacità fecondante strettamente correlate.

Diversi studi hanno dimostrato l’effetto positivo della supplementazione dietetica con l-arginina sulla motilità degli spermatozoi nell’uomo, in alcune specie animali e anche nel cane. Mentre nell’uomo la supplementazione ha mostrato effetti benefici nell’arco di 6 mesi, nel cane si sono osservati effetti già in 62 giorni.

Abbiamo altresì dati sufficienti per sostenere che la somministrazione dietetica di cibi arricchiti con l-arginina e acidi grassi essenziali sia efficiente anche sulla funzionalità riproduttiva femminile, con cucciolate più numerose, maggiormente vitali alla nascita e con una ridotta mortalità perinatale.

Come può aiutarti la MGVet

Qui alla MGVet siamo specializzati nel fornire un completo panorama sullo status riproduttivo del tuo riproduttore maschio o della tua femmina.

Inizieremo valutando la funzionalità riproduttiva del tuo stallone effettuando una visita andrologica di base, approfondimenti diagnostici volti ad escludere patologie sottostanti e spermiogramma completo (ci avvaliamo del sistema CASAComputer Assisted Sperm Analysis) per darti un profilo dettagliato della potenzialità riproduttiva del tuo maschio.

Siamo in grado di eseguire approfondita visita ginecologica sulla tua femmina, valutando l’integrità anatomica e l’assenza di patologie a carico di utero e ovaie.

Valutati questi parametri, ci avvaliamo dell’esperienza di clinici che possano suggerirti i giusti prodotti per la supplementazione dietetica che, in già 60 giorni, sia in grado di migliorare del 70% le performances riproduttive dei tuoi cani.

Il protocollo da noi utilizzato e suggerito è assolutamente privo di effetti collaterali e riconosciuto dalla Comunità Scientifica internazionale.

Prendi un appuntamento per saperne di più.

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    Chiama: (+39) 0965 1972966

    Se hai domande, non esitare a commentare o inviarci una email a info@emgvet.it

    Malattie da Vettori nel cane

    Oggi parliamo di… malattie da vettori nel cane

    Oggi vogliamo approfondire alcune patologie trasmesse da vettori (che in genere sono insetti) nel cane. Alcune di queste possono davvero rappresentare un pericolo per la vita del nostro amato cucciolo, perciò, dopo averle presentate, vi daremo qualche suggerimento per diagnosticarle, trattarle e ancor meglio, prevenirle.

    Definizione di “vettore”…

    Si definisce vettore un artropode che si nutre di sangue che garantisce la sopravvivenza, trasformazione, proliferazione e trasmissione di un agente patogeno infettivo o parassitario. Il cane può essere infestato da diversi parassiti.

    Esempio di vettori sono le zecche, le pulci e le “zanzare”.

    In questo articolo vi illustreremo le principali patologie trasmesse dai vettori, i loro sintomi e i metodi per prevenirle e/o curarle.

    La Leishmaniosi

    La Leishmaniosi è una malattia trasmessa dalla puntura di un piccolissimo insetto che si chiama “pappatacio”.

    Un tempo si credeva che la sua presenza e quindi il rischio di contagio fossero limitati alle aree del Sud Italia, oggi sfortunatamente la riscontriamo anche nel Centro e nel Nord della penisola, in conseguenza anche alle movimentazioni di animali dalle aree endemiche a quelle che prima non lo erano.
    Il parassita è presente ed attivo da Maggio ad Ottobre, in tutta Italia.

    La leishmaniosi è una malattia infettiva e contagiosa causata dal parassita Leishmania Infantum trasmesso dalla puntura di piccoli insetti, i flebotomi (pappataci), che in Italia sono generalmente più attivi da maggio a ottobre. Le zone litoranee del centro e del sud sono le aree a rischio maggiore, ma negli ultimi dieci anni si è registrato un aumento dell’area di diffusione della malattia, ora presente con nuovi focolai anche in molte aree nel nord Italia, dovuto certamente alle variazioni climatiche abbinate ad una maggiore movimentazione di persone ed animali.

    È una malattia cronica, particolarmente grave, che provoca al cane danni progressivi. Per questo è necessario verificare quanto prima se il nostro animale ha contratto l’infezione.

    Se vivi o sei stato con il tuo cane in una zona a rischio, chiedi al tuo veterinario il test di controllo. In 10 minuti e con un unico prelievo di sangue avrai la certezza che il tuo cane sta bene.

    La leishmaniosi è una zoonosi (malattia che può essere trasmessa dall’animale all’uomo), monitorata dal Servizio Sanitario Nazionale.

    Ciclo della Leishmaniosi

    Cause

    Il flebotomo trasporta il parassita e punge i cani, diffondendo l’infezione.

    Infezione silente
    • Abbattimento
    • Sanguinamento dal naso
    • Gonfiore ed estremo dolore alle articolazioni
    • Diminuzione dell’appetito
    • Dimagrimento
    • Alterazione del pelo
    • Alterazioni a carico dell’occhio
    • Crescita anomala delle unghie
    Progressione della malattia se non trattata

    Il periodo di incubazione della malattia può arrivare fino a 7 anni e comporta danni progressivi di vario genere fino, nei casi più gravi, alla morte.

    Coinfezione

    La leishmaniosi è una malattia che colpisce il sistema immunitario del cane. L’animale infetto potrebbe essere esposto ad altre infezioni parassitarie.

    Diagnosi

    Alla MGVet disponiamo di test rapidi che in 10 minuti sono in grado di identificare l’infezione.

    Prendi un appuntamento con noi!

    Trattamento

    A seconda della gravità della patologia sono disponibili terapie sintomatiche specifiche e collaterali.

    Prognosi

    La leishmaniosi è una malattia cronica, non completamente curabile. Una diagnosi precoce e controlli regolari consentono di garantire al cane una buona qualità di vita. La malattia può essere letale.

    Vaccinazione

    Disponibile, di recente introduzione sul mercato. Chiedi indicazioni al nostro Staff.

    Prevenzione

    Utilizzo di prodotti antiparassitari topici e di altro tipo prescritti dal veterinario, specifici contro i flebotomi.

    Nelle zone endemiche, tenere gli animali in casa di notte.


    La Borreliosi

    La borreliosi è una malattia cutanea degenerativa tramessa da zecche.

    In molti la conoscono anche con il nome di “Malattia di Lyme”.

    La borreliosi è una malattia multisistemica veicolata dalle cosiddette “zecche del bosco” (Ixodes ricinus), che vivono principalmente nelle aree rurali e boschive. Possono attaccare anche diversi ospiti animali, domestici e selvatici, compreso l’uomo.

    Questi parassiti sono serbatoi dell’infezione e trasmettono il patogeno responsabile della malattia (Borrelia burgdorferi) durante la puntura necessaria per compiere il loro pasto di sangue.

    In Italia le zone più ad alto rischio sono la Liguria ed il Trentino Alto Adige, sebbene la malattia sia presente in tutte la penisola, in modo particolare nelle aree in cui sono presenti animali selvatici come il cinghiale.

    La borreliosi è una malattia cutanea degenerativa, i cui sintomi si manifestano poco alla volta e può interessare anche il sistema nervoso, cardiaco e articolare dei cani.

    Per questo è difficile da diagnosticare, se non attraverso un test di controllo.

    Se vivi o vai in vacanza in zone a rischio, presta particolare attenzione nel proteggere il tuo cane dalle zecche e chiedici di eseguire almeno una volta l’anno il test di controllo della malattia.

    Nelle aree rurali e boschive il tuo cane può essere punto ed infettato da una zecca portatrice di Borrelia.

    Ciclo della Borreliosi

    Cause

    La zecca dura (Ixodes ricinus) trasporta le Borrelie, punge il cane diffondendo l’infezione.

    Infezione silente
    • Segni cutanei nella zona della puntura
    • Febbre alta
    • Dolori muscolari
    • Zoppia
    • Artrite

    Nell’uomo, il segno più frequente e caratteristico, ma non sempre presente, è un arrossamento della pelle localizzato intorno alla sede della puntura della zecca che tende ad espandersi (eritema migrante). Compare dopo 5-30 giorni intorno al morso della zecca. Può essere associata a febbre e spossatezza.

    Progressione della malattia se non trattata

    Nel cane, problemi muscolari ed infiammazioni delle articolazioni fino ad arrivare alla zoppia e poliartrite. Nei casi di borreliosi acuta vengono coinvolti anche il fegato, i reni oltre a presentare disturbi neurologici e cardiaci.

    Coinfezione

    Un animale debilitato è maggiormente soggetto all’infezione da parte di altri parassiti che vivono nello stesso ambiente. E’ sempre importante verificare che un soggetto positivo alla borreliosi non sia anche portatore di altre malattie trasmesse da zecche o da vettori (leishmaniosi, filariosi).

    Diagnosi

    Anche per questa patologia, la MGVet dispone di test che consegnano il risultato in 8 minuti.

    Trattamento

    Terapia specifica antibiotica e collaterale.

    Prognosi

    Se identificata e trattata precocemente, l’esito è in generale molto buono e vi è una completa scomparsa della sintomatologia.

    Vaccinazione

    E’ disponibile un vaccino.

    Altre forme di prevenzione

    Utilizzo di prodotti repellenti topici e di altro tipo prescritti dal nostro Staff veterinario, ispezione e rimozione giornaliera delle zecche.


    La Filariosi

    Eccone una, veramente subdola e pericolosa…

    La filariosi è una malattia trasmessa dalla puntura delle zanzare. Molti pensano che sia solo appannaggio del Nord Italia, ma purtroppo NON è così: recenti studi epidemiologici hanno confermato la sua radicata presenza anche nel Sud Italia, con una larga incidenza anche insulare (Lampedusa ne è un focolaio…).

    La filariosi è una malattia veicolata dalle zanzare ed in particolare, secondo recenti studi, è la zanzara tigre la maggiore responsabile della diffusione della malattia. A seconda del parassita veicolato, la filariosi può presentare una forma cardiopolmonare (causato da Dirofilaria immitis) oppure cutanea (causato da Dirofilaria repens).

    La forma più grave è la filariosi cardiopolmonare. La malattia è diffusa soprattutto al Nord, in particolare in tutta la Pianura Padana, nelle zone attorno al Po e nelle zone lacustri. Purtroppo sono in costante aumento i casi di malattia anche in altre aree geografiche: in tutta la Toscana, nelle zone pianeggianti e costiere della Sardegna e in alcune aree della Sicilia e della Campania.

    Le larve del parassita Dirofilaria immitis entrano nel sistema circolatorio e, una volta diventati vermi adulti (lunghi anche 15 cm), si insediano nelle vicinanze di cuore e polmoni, provocando disturbi cardiaci e respiratori. Crescono e si diffondono in maniera massiccia tanto che, se la malattia non viene diagnosticata e curata in tempo, può portare alla morte del nostro animale. I vermi adulti delle larve di Dirofilaria Repens, invece, vanno a localizzarsi nel sottocute, procurando danni decisamente minori.

    La filariosi può manifestarsi anche a distanza di mesi rispetto al momento del contagio, è perciò importante eseguire periodicamente un test di controllo presso di noi per verificare che il nostro amico a quattro zampe stia davvero bene.

    Il parassita è presente nelle aree paludose e lacustri, in tutta Italia.

    Ciclo della Filariosi

    Cause

    La zanzara comune trasporta le forme larvali dei vermi. Durante il pasto di sangue sul cane, i parassiti vengono iniettati nell’apparato circolatorio dell’animale e si sviluppano al suo interno.

    Infezione silente
    • Prurito
    • Presenza di noduli sottocutanei
    • Diminuzione dell’appetito
    • Stanchezza, intolleranza all’esercizio fisico
    • Tosse secca soprattutto dopo esercizio fisico
    • Anemia
    Progressione della malattia se non trattata

    Embolia polmonare, insufficienza cardiaca, accumulo di liquidi a livello addominale e segni neurologici. La filariosi cardiopolmonare può essere letale per l’animale.

    Coinfezione

    Un animale debilitato è maggiormente soggetto all’infezione da parte di altri parassiti che vivono nello stesso ambiente. E’ sempre importante verificare che un soggetto malato di filariosi non sia anche portatore di leishmaniosi o di malattie trasmesse da zecche.

    Diagnosi

    Semplice test su sangue: alla MGVet avrete esito in meno di 10 minuti. Esami di approfondimento: esame del sangue, radiografia al torace, ecocardiografia.

    Trattamento

    La terapia è complessa e prevede l’utilizzo di farmaci che devono essere dosati attentamente da noi in base allo stadio della malattia e allo stato di salute generale dell’animale. Inoltre, se le filarie sono rimaste a lungo nel cuore dell’animale, questo probabilmente resterà cardiopatico anche dopo la terapia, poiché il danno causato al cuore non sempre è reversibile. La profilassi della filariosi è la soluzione migliore per prevenire l’infestazione dovuta a questi parassiti. Possiamo prescrivere farmaci da somministare per bocca o iniettabili a fronte di un accertamento preventivo dell’assenza del parassita nei cani che potrebbero essere portatori.

    Profilassi

    La filariosi è una malattia degenerativa e cronica che può condurre, nei casi più gravi e se non diagnosticata tempestivamente, alla morte del cane. La malattia può essere tenuta sotto controllo grazie ad una continua profilassi.

    Vaccinazione

    Non è disponibile alcun vaccino.

    Prevenzione

    Utilizzo di prodotti antiparassitari topici e di altro tipo prescritti dal veterinario. Nelle zone endemiche, tenere gli animali in casa di notte.


    L’Ehrlichiosi

    Penultima delle malattie trasmesse da vettori che vogliamo trattare con voi e per voi, è una malattia trasmessa dalle zecche comuni ai nostri fedeli amici. La zecca trasmette l’infezione al nostro nostro amico durante l’ingestione del pasto di sangue. Il parassita funge da serbatoio della malattia ed è in grado di trasmetterla fino a centocinquanta giorni dal distacco dall’ospite.

    Anche questa patologia, come la Malattia di Lyme (Borreliosi) è trasmessa dalle zecche.

    In questo caso, però, è trasmessa dalla zecca comune (Ryphicefalus sanguineus), ubiquitaria, e non dalla zecca dei boschi (Ixodes ricinus).

    La malattia è generata da un batterio chiamato Ehrlichia canis, che infetta i globuli rossi fino a causare un’alterazione del loro funzionamento e sequestro e distruzione delle piastrine.

    L’ehrlichiosi è una delle malattie da vettori più comune, è diffusa in tutto il mondo sia nei centri urbani che in aperta campagna. Ha varie fasi molto rapide e, in pochi giorni, può passare dalla forma acuta a quella cronica, fino a provocare la morte dell’animale infetto.

    I sintomi possono essere confusi con i sintomi di altre malattie (febbre, inappetenza) e possono manifestarsi anche a distanza di mesi dal contagio.

    Alla MGVet abbiamo la possibilità di eseguire facilmente un test in clinica per diagnosticare la malattia in pochi minuti. È importante per il tuo cane eseguire il test regolarmente tutti gli anni.

    Il parassita è attivo in tutto il mondo, dalle campagne alle città.

    Ciclo dell’Ehrlichiosi

    Cause

    La zecca comune (Rhipicephalus sanguineus) trasporta batteri e punge i cani, diffondendo l’infezione.

    Infezione silente
    • Febbre alta
    • Abbattimento e letargia
    • Inappetenza
    • Sanguinamento dal naso
    • Gonfiore e dolore alle articolazioni
    • Ematomi
    • Anemia
    Progressione della malattia se non trattata

    Diminuzione e cattivo funzionamento delle piastrine. Il batterio intacca inoltre fegato, polmoni, meningi, reni e linfonodi fino a causare, se non diagnosticata in tempo, la morte del cane.

    Coinfezione

    Un animale debilitato è maggiormente soggetto all’infezione da parte di altri parassiti che vivono nello stesso ambiente. E’ sempre importante verificare che un soggetto malato di ehrlichiosi non sia anche portatore di altre malattie trasmesse da zecche o da vettori (leishmaniosi, filariosi).

    Diagnosi

    Un semplice test su sangue, disponibile in circa 8 minuti, è in grado di rilevare la malattia.

    Trattamento

    Terapia specifica antibiotica e collaterale.

    Prognosi

    Purtroppo l’ehrlichiosi è una malattia degenerativa e cronica che può condurre, nei casi più gravi e se non curata tempestivamente, alla morte del cane. La malattia può essere tenuta sotto controllo grazie alla somministrazione continua di medicinali.

    Vaccinazione

    Non disponibile.

    Altre forme di prevenzione

    Utilizzo di prodotti repellenti topici e di altro tipo prescritti dal tuo veterinario, ispezione e rimozione giornaliera delle zecche.


    L’anaplasmosi

    Ed ecco un’altra patologia trasmessa dal nostro nemico giurato, la zecca dei boschi, responsabile anche della Borreliosi.

    Queste zecche vivono nelle aree rurali e boschive e attaccano anche diversi ospiti animali, domestici e selvatici, compreso l’uomo. Questi parassiti sono serbatoi dell’infezione e la trasmettono durante la puntura necessaria per compiere il loro pasto di sangue.

    Una volta contagiato il cane, il batterio si insedia all’interno dei globuli bianchi del sangue, causando nell’animale danni progressivi come dolori cronici agli arti e, in casi più rari, disturbi neurologici. Alcuni soggetti sviluppano anche danni irreparabili ai reni e all’intestino.

    L’anaplasmosi si manifesta all’improvviso, dopo circa quindici giorni di incubazione del batterio, con sintomi come febbre alta, inappetenza, gonfiori articolari e riluttanza al movimento. Il problema più grande dell’anaplasmosi e di altre malattie trasmesse da zecche e vettori, è la possibile coinfezione, ovvero la combinazione di più malattie nello stesso animale debilitato perchè più facilmente aggredibile.

    I sintomi possono non essere chiari e manifestarsi all’improvviso, quando la malattia è difficile da trattare mentre una diagnosi precoce permette una guarigione completa. Con un semplice prelievo di sangue il veterinario può verificare in pochi minuti se il tuo animale è positivo ed iniziare la terapia corretta.

    Con altre malattie portate da zecche può portare alla coinfezione.

    Ciclo dell’anaplasmosi

    Cause

    La zecca dura (Ixodes ricinus) trasporta batteri e punge i cani, diffondendo l’infezione.

    Infezione silente
    • Febbre alta
    • Letargia
    • Diminuzione dell’appetito o anoressia
    • Gonfiore ed estremo dolore alle articolazioni
    • Talvolta vomito e diarrea
    Progressione della malattia se non trattata

    Carenze di piastrine e di globuli bianchi, dolore articolare cronico, sintomi neurologici (rari).

    Coinfezione

    Un animale debilitato è maggiormente soggetto all’infezione da parte di altri parassiti che vivono nello stesso ambiente. E’ sempre importante verificare che un soggetto con anaplasmosi  non sia anche portatore di altre malattie trasmesse da zecche o da vettori (leishmaniosi, filariosi).

    Diagnosi

    Il test eseguibile alla MGVet restituisce il risultato in circa 8 minuti da un semplice prelievo.

    Trattamento

    Terapia specifica antibiotica e collaterale.

    Prognosi

    Se identificata e trattata precocemente, l’esito è in generale molto buono e vi è una completa scomparsa della sintomatologia.

    Vaccinazione

    Non disponibile.

    Altre forme di prevenzione

    Utilizzo di prodotti repellenti topici e di altro tipo prescritti dal tuo veterinario, ispezione e rimozione giornaliera delle zecche.


    Vuoi eseguire un controllo?

    Prendi appuntamento da noi per il tuo cane, e dopo visita clinica, eseguiremo i test necessari per la salute di Fido e la prevenzione delle malattie trasmesse da vettori.

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      Il caso clinico: anemia nel cane

      Oggi vogliamo parlarvi di uno dei nostri casi clinici: Desy, incrocio maltese di un anno, femmina. Desy arriva in clinica per la sterilizzazione, e scopriamo dagli esami preliminari essere affetta da anemia.

      Desy è una cagnolina normalissima: salta, gioca, corre, mangia… insomma, nulla fa sospettare che sia anemica. Anche alla visita clinica, tutto è apparentemente a posto.

      Come da buona pratica, prima di procedere all’intervento chirurgico, eseguiamo gli esami del sangue (emocromocitometrico e biochimico preanestetico) e, con nostra sorpresa, Desy presenta dei parametri che “non vanno bene“…

      In questo articolo, vi spieghiamo che cos’è l’anemia, come può essere diagnosticata e cosa può comportare nel cane, sperando di esservi utili per non sottovalutare mai l’importanza della corretta esecuzione di una visita clinica e degli esami necessari PRIMA di un intervento chirurgico, anche se banale o di routine….


      Che cos’è l’anemia?

      Per anemia si intende una diminuzione dei globuli rossi, dell’emoglobina e/o dell’ematocrito. L’anemia non è una malattia, ma una frequente alterazione di laboratorio che impone al clinico l’applicazione di un corretto algoritmo diagnostico.

      La condizione di anemia si traduce principalmente in una riduzione nella capacità di un organismo di trasportare ossigeno. I segni clinici, se pur aspecifici, possono esprimere tale condizione con tachicardia, letargia, intolleranza all’esercizio fisico e pallore delle mucose. Talvolta le mucose possono comparire itteriche in caso di emolisi. La gravità dei segni clinici è strettamente legata al grado, alla causa e alla rapidità di insorgenza.

      L’anemia può essere classificata in base:

      • al grado di anemia
      • a criteri morfologici
      • a meccanismi patogenetici    
      • alla risposta midollare

      Gradi dell’anemia

      Nel cane, così come nel gatto (inseriamo i valori per comodità), ma oggi parliamo di cani, l’anemia viene catalogata per gradi sulla base dell’ematocrito, secondo la seguente tabella:

      GRADO ANEMIACANE Hct (%)GATTO Hct (%)
      LIEVE30-3720-27
      MODERATA20-2915-19
      GRAVE15-1910-14
      GRAVISSIMA<15<1

      Criteri Morfologici

      Sulla base di due indici eritrocitari, rispettivamente MCV (Mean Cell Volume – volume corpuscolare medio) e MCHC (Mean Corpuscolar Hemoglobin Concentration – concentrazione emoglobinica corpuscolare media) l’anemia viene classificata come segue:

      • normocitica normocromica (MVC e MCHC entro gli intervalli di riferimento)
      • normocitica ipocromica (MCV nella norma e MCHC ridotto)
      • microcitica normocromica (MCV diminuito e MCHC nella norma)
      • microcitica ipocromica (MCV e MCHC ridotti)
      • macrocitica normocromica (MCV aumentato e MCHC nella norma)
      • macrocitica ipocromica (MCV aumentato e MCHC diminuito).

      La condizione di ipercromia (aumento dell’MCHC) non viene annoverata poiché i globuli essendo fisiologicamente a saturazione emoglobinica non possono presentare una concentrazione emoglobinica più alta.

      Nel caso di Desy, i risultati degli esami mostrano una anemia di tipo macrocitica normocromica.

      Cosa sospettare in corso di anemia macrocitica normocromica?

      Dal momento che trattiamo questo caso clinico, ci soffermeremo sulla diagnosi specifica di Desy e vi diremo cosa sospettiamo e andiamo ad indagare in questo specifico caso.

      Ho una domanda per il mio cane…

      “Desideri indagare su una possibile condizione di anemia del tuo cane?”

      — Chiamaci allo 0965.1972966 per prendere appuntamento con noi!

      L’anemia di tipo macrocitico normocromico, anche valutando il grado di rigenerazione eritrocitaria, può essere dovuta a diverse cause.

      Ipossia cronica

      Problematica che si riscontra nelle razze brachicefale (es. bouledogue e affini), in corso di cardiopatie, in corso di malattie polmonari croniche.

      Desy non appartiene a nessuna razza brachicefala, per cui andremo ad eseguire un esame cardiologico approfondito e uno studio radiografico sul polmone.

      In corso di eventi rigenerativi, comunque, è possibile registrare un aumento del volume eritrocitario come meccanismo di compensazione al difetto di ossigeno.

      Deficienza di B12 e folati

      Può causare macrocitosi perché il difetto di sintesi di DNA causa una mancata divisione mitotica.

      L’anemia macrocitica normocromica da malassorbimento tipica nell’uomo trova riscontro solo nello Schnauzer gigante, in quanto nelle altre razze il malassorbimento si traduce più frequentemente in un anemia normocitica normocromica.

      Nel caso di Desy, dunque, escluderemo questa causa.
      Condizioni ereditarie e indagini collaterali

      L’ipernatriemia è una condizione da valutare, e si tratta di un aumento della concentrazione sierica di sodio che comporta un deficit di acqua totale corporea rispetto al sodio totale corporeo causato da assunzione inferiore di acqua alle perdite (urina).

      Uno dei sintomi principali è l’aumento della sete; la persistenza di questa condizione a lungo termine può comportare l’insorgenza di una sintomatologia neurologica (dovuta al richiamo osmotico di acqua dalle cellule nervose), pertanto andrà indagata questa condizione.

      Infine, su Desy, essendo lei un mix di maltese e probabilmente barboncino, considereremo di valutare anche la probabile causa ereditaria della “macrocitosi ereditaria del Barboncino“, condizione legata alla razza che andrà monitorata costantemente per prevenirne le conseguenze.

      Ebbene si, anche i cani misto-razza possono soffrire di patologie ereditarie tanto quanto quelli di razza pura!

      la vecchia credenza del “meticcio resistente” va rivalutata!

      Vi terremo aggiornati su Desy, nel frattempo, se volete, potete inoltrare le vostre domande nei commenti oppure inviare una mail al nostro staff all’indirizzo info@emgvet.it o ancora prendere appuntamento presso la nostra Clinica.

      A presto con gli aggiornamenti qui nei commenti! 🐶

      Raccolta del seme e valutazione per la crioconservazione

      Valutare attentamente la qualità seminale previo congelamento è fondamentale per ogni riproduttore, e dunque per il successo dei successivi interventi fecondativi. Presso il nostro Centro offriamo questo servizio in maniera completa attraverso strumentazioni mirate.