L’assegno bancario rappresenta uno degli strumenti di pagamento maggiormente utilizzati sia da privati che da imprese, grazie alla sua praticità e alla capacità di gestire trasferimenti di denaro anche di importo elevato senza l’impiego del contante. Le differenti tipologie di assegni offrono soluzioni flessibili per varie esigenze, a seconda del grado di sicurezza desiderato, della facilità di trasferimento e delle modalità di incasso. Conoscere le diverse varianti e le rispettive caratteristiche si rivela essenziale per una corretta gestione delle proprie finanze ed evitare errori che possono comportare sanzioni o contestazioni.
Le principali categorie di assegni
I tipi di assegni bancari si suddividono principalmente in due grandi famiglie: assegno bancario e assegno circolare. A questi si aggiungono diverse sottocategorie, ognuna con specifiche modalità d’uso e caratteristiche normative.
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Assegno bancario: viene emesso da un correntista (privato o azienda) che impartisce l’ordine scritto alla propria banca di pagare a un terzo o a sé stesso una determinata somma, attingendo ai fondi disponibili sul proprio conto corrente. La capacità di emissione degli assegni bancari dipende dalla disponibilità effettiva dei fondi e dalla presenza di una convenzione tra il correntista e la banca per il rilascio del carnet di assegni. Questo strumento è molto versatile, ma il suo utilizzo comporta il rischio che il saldo del conto non sia sufficiente al momento dell’incasso.
Il titolare deve compilare con attenzione tutti i dati richiesti: luogo, data, importo, nome del beneficiario e firma. In assenza di uno di questi elementi, l’assegno può risultare nullo o non incassabile. - Assegno circolare: a differenza dell’assegno bancario, questo viene emesso direttamente dalla banca stessa, che si impegna in prima persona a pagare l’importo indicato. Il pagamento viene garantito perché la banca emette l’assegno solo dopo aver verificato la presenza dei fondi o il deposito della relativa somma. Per il beneficiario, si tratta di una forma più sicura perché il rischio di mancata copertura non esiste, se non per frode o irregolarità nella compilazione.
Tipologie particolari di assegni bancari
Oltre alle due forme principali, esistono ulteriori varianti che rispondono a esigenze specifiche o a particolari modalità d’uso. Alcune di queste rappresentano adattamenti alle normative o strumenti per particolari situazioni commerciali.
- Assegno postdatato: si tratta di un assegno bancario in cui viene volutamente indicata una data successiva a quella dell’effettiva emissione. Il beneficiario potrà incassarlo solo a partire dalla data riportata, anche se formalmente è pagabile a vista. In Italia, l’utilizzo degli assegni postdatati non è conforme alla normativa e può comportare sanzioni; è comunque piuttosto diffuso in alcune transazioni commerciali.
- Assegno non trasferibile: la dicitura “non trasferibile” compare obbligatoriamente su tutti gli assegni d’importo pari o superiore a 1.000 euro, secondo la normativa antiriciclaggio. In questo modo, l’assegno può essere riscosso solo dal beneficiario indicato e non può essere girato ad altri soggetti. Per importi inferiori, si può richiedere l’emissione di assegni liberi (trasferibili) dietro il pagamento di una specifica imposta sul bollo.
- Assegni a vuoto: questa tipologia si verifica quando l’assegno viene emesso senza la sufficiente copertura dei fondi sul conto. È un comportamento illecito che espone il traente a sanzioni molto severe, oltre che alla revoca del carnet di assegni e alla possibile iscrizione nella Centrale d’Allarme Interbancaria.
Altre varianti e casi meno frequenti
Nell’ambito del diritto bancario italiano e nella prassi commerciale sono presenti altre forme di assegni, seppur meno comuni, oggetto di specifiche disposizioni e adatte a particolari esigenze.
- Assegno bancario a copertura garantita (assegno certificato): la banca garantisce la copertura dell’assegno apponendovi una speciale dichiarazione. In questa forma, il pagamento diventa sicuro come per l’assegno circolare, perché la banca “blocca” la somma necessaria sul conto del traente.
- Assegno bancario libero: è una tipologia particolare nella quale l’assegno è emesso sulla Banca d’Italia, da corrispondenti autorizzati dopo un versamento cauzionale. A differenza dell’assegno bancario classico, alcune norme si rifanno al modello dei buoni fruttiferi. Anche in questo caso si tratta di strumenti poco diffusi, spesso utilizzati in specifici settori economici o per operazioni di particolare rilievo.
- Assegno bancario piazzato: una sottocategoria dell’assegno bancario libero; il pagamento avviene solo presso una specifica filiale della Banca d’Italia dopo la ricezione della matrice dell’assegno. Anche questo è uno strumento molto specialistico, destinato a operazioni particolari o istituzionali.
Caratteristiche essenziali e norme di sicurezza
Tutte le tipologie di assegni sono accomunate da alcune caratteristiche fondamentali:
- Deve sempre essere presente la firma dell’emittente (traente).
- L’indicazione del luogo e della data di emissione è obbligatoria.
- L’importo deve essere indicato sia in cifre che in lettere per evitare contestazioni.
- Il nome del beneficiario è essenziale, soprattutto nel caso di assegni non trasferibili.
- L’assegno è pagabile a vista e, se presentato dopo 8 giorni (su piazza) o 15 giorni (fuori piazza), il traente può non essere più obbligato alla copertura della somma.
Per aumentare la protezione contro frodi e usi impropri, la normativa bancaria italiana prevede numerose regole di sicurezza e di trasparenza. Ad esempio, l’utilizzo dei modelli prestampati forniti dalle banche, le clausole di non trasferibilità e il rispetto delle soglie minime e massime per l’emissione senza causale specifica o autenticazione rafforzata.
Nell’ambito della cultura finanziaria, è importante comprendere la differenza tra assegno bancario e assegno circolare. Il primo comporta il rischio di “scoperto” per insufficiente disponibilità, mentre il secondo offre la piena garanzia bancaria. Questa differenza si riflette anche nei molteplici usi dell’assegno per scopi privati, aziendali o istituzionali.
Consapevolezza normativa e attenzione alla compilazione sono requisiti indispensabili per evitare problemi amministrativi o penali. Per approfondire il quadro normativo e storico, è possibile consultare la pagina dedicata all’assegno.
In conclusione, la varietà di assegni disponibili sul mercato permette di rispondere a esigenze diverse: dal trasferimento tra privati sotto soglia per esigenze quotidiane, alle operazioni garantite tra aziende o istituzioni, fino ai casi speciali in ambito economico-finanziario o amministrativo. La conoscenza dettagliata delle caratteristiche di ciascuna tipologia, associata al rispetto della normativa vigente, è fondamentale per assicurare la sicurezza e la corretta circolazione di uno degli strumenti di pagamento più storici del settore bancario moderno.