Bonus 700 euro: ecco la domanda da compilare per non perdere il contributo

Con l’introduzione di nuove misure di sostegno economico nel 2025, un contributo particolarmente discusso è il bonus da 700 euro destinato a famiglie, disoccupati e altre categorie in difficoltà economica. Questo provvedimento, spesso oggetto di richieste e approfondimenti, mira a garantire un aiuto concreto alle persone che rientrano nei parametri previsti dalle ultime disposizioni di legge o regolamenti INPS e Fondo Forma.temp. Per non perdere questo fondamentale contributo, è fondamentale comprendere esattamente chi ne ha diritto, come compilare correttamente la domanda e quali documentazioni siano indispensabili per l’ottenimento.

Chi può richiedere il bonus e in cosa consiste

Il bonus da 700 euro previsto per il 2025 si articola principalmente in due direzioni:

  • Famiglie con figli minori di 21 anni, che possono combinare nell’importo il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) e l’Assegno Unico Universale (AUU).
  • Disoccupati coinvolti in percorsi di formazione specifica, che possono accedere a un contributo economico mensile, noto mediaticamente come “Bonus Piscina”, erogato direttamente dall’INPS fino a un massimo di 700 euro al mese.
    Questo bonus non è una tantum, ma può avere carattere ricorrente, a seconda delle condizioni individuali e dell’ammissibilità in base ai requisiti dichiarati dagli enti preposti a verifica reddito familiare, stato occupazionale e partecipazione attiva a percorsi formativi ISEE.

Un’altra misura correlata, ma con importi diversi, è il Bonus SAR rivolto a chi ha perso lavoro con contratto di somministrazione: in questo caso l’indennità può arrivare a 780 o 1.000 euro secondo i criteri del Fondo Forma.temp sulla base dei giorni o ore lavorate e dell’anzianità di disoccupazione contratto di somministrazione .

Requisiti necessari per accedere al contributo

La platea dei beneficiari è definita in modo molto specifico. Occorre verificare i parametri ufficiali e la presenza di tutti i requisiti:

  • Per chi richiede l’Assegno Unico Universale combinato con il SFL, è necessario avere figli minori di 21 anni, trovarsi in una situazione reddituale ISEE compatibile e, in caso di disoccupazione, essere coinvolti in percorsi formativi certificati.
  • Per il Bonus SAR dedicato ai lavoratori con contratto di somministrazione, i criteri prevedono:
    • Lavoro svolto per almeno 110 giorni negli ultimi 12 mesi (o 440 ore per part time verticale, misto o MOG).
    • Stato di disoccupazione da almeno 45 giorni.
    • In alternativa, almeno 90 giorni di lavoro nei 12 mesi precedenti o completamento della procedura di “Mancanza di Occasioni di Lavoro” prevista dal CCNL di riferimento.

Un elemento ricorrente nella richiesta del beneficio è l’attestazione aggiornata dell’ISEE, che serve a dimostrare la reale situazione economica del nucleo familiare .

Procedura: come compilare e inviare la domanda

La domanda per il bonus da 700 euro va compilata e presentata esclusivamente tramite portale ufficiale dell’ente di riferimento, che nella maggior parte dei casi è l’INPS. I passaggi fondamentali per non incorrere in errori o esclusioni sono:

  • Accesso all’area personale INPS con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.
  • Compilazione di tutti i campi richiesti nel modulo elettronico, verificando la corrispondenza dei dati con la propria posizione anagrafica, lavorativa e reddituale.
  • Allegato di documentazione utile (ISEE aggiornato, eventuale dichiarazione del datore di lavoro sullo status di disoccupazione, attestazioni relative ai percorsi formativi, codice fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare).
  • La piattaforma, dopo la compilazione, restituisce il cosiddetto modulo di domanda in formato PDF: questo documento deve essere stampato, sottoscritto con firma autografa (non digitale) e scansionato nuovamente in un file unico insieme a tutti gli altri documenti richiesti.
  • Il file così prodotto va recaricato sul portale FTWeb (o INPS, a seconda della misura richiesta) per la presa in carico e l’istruttoria. L’assenza di firma autografa o l’utilizzo di software di firma digitale non specificamente autorizzati porta all’improcedibilità della domanda quindi è fondamentale l’invio del modulo firmato in modo tradizionale .

Il rispetto di tutti i passaggi formali, la corretta sequenza di caricamento e la completezza della documentazione allegata sono essenziali per evitare l’esclusione automatica dalla procedura o il mancato pagamento del contributo spettante.

Scadenze e controlli: come non perdere il contributo

Il rispetto delle tempistiche indicate dagli avvisi pubblici o dai comunicati ufficiali degli enti è cruciale. Le domande vanno presentate entro le scadenze annuali stabilite, che possono variare anche di qualche settimana a seconda degli aggiornamenti normativi o di bilancio. Superate tali scadenze, eventuali richieste tardive sono considerate irricevibili e non sono in genere previsti recuperi o proroghe.

Inoltre, ogni domanda è soggetta a controllo automatico e talvolta manuale da parte dell’ente erogatore. Qualsiasi discordanza tra dati dichiarati e realtà rilevata dagli archivi, omissioni, documenti non leggibili o assenza di firma autografa comportano l’immediato rigetto dell’istanza. Per questo è fondamentale:

  • Verificare i dati anagrafici e reddituali prima dell’inoltro.
  • Controllare che tutte le pagine dei moduli siano state firmate e scansionate correttamente.
  • Aggiornare tempestivamente eventuali variazioni della situazione lavorativa o familiare anche dopo l’invio della domanda.

Essere sempre informati sulle novità normative e sui requisiti aggiornati dagli organismi pubblici contribuisce inoltre ad aumentare le possibilità di ottenere il bonus da 700 euro senza imprevisti. Seguire fedelmente le procedure indicate protegge il diritto ai contributi previsti, sostenendo in modo concreto chi si trova in una fase di fragilità economica.

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