Il fenomeno della comparsa di muffa nelle abitazioni, e in particolare dietro gli armadi appoggiati contro la parete esterna, rappresenta una delle principali criticità legate al comfort abitativo e alla salubrità degli ambienti domestici. Spesso, questo problema passa inosservato per mesi, finché non si manifestano odori sgradevoli o macchie visibili sul muro, quando la situazione è ormai avanzata. Il rischio principale è che la muffa rimanga nascosta, proliferando indisturbata e mettendo a repentaglio sia il materiale dell’armadio sia la qualità dell’aria nella stanza.
Perché la muffa si sviluppa soprattutto contro le pareti esterne
Le pareti esterne delle abitazioni, soprattutto se rivolte verso nord e meno soleggiate, hanno temperature superficiali più basse rispetto ai muri divisori interni. Quando un armadio viene accostato a queste superfici fredde, si crea una zona dove la circolazione dell’aria è quasi assente e il calore interno della stanza non riesce a raggiungere efficacemente la superficie del muro. Questo fenomeno, spesso aggravato da un elevato tasso di umidità presente nell’ambiente, favorisce la formazione di condensa, ovvero goccioline di acqua che si depositano tra il mobile e la parete, offrendo un ambiente ideale per la crescita delle spore fungine che causano la muffa.Muffa
L’isolamento termico involontario provocato dal mobile contro la parete incrementa questo rischio. Gli oggetti contenuti all’interno dell’armadio – piumini, coperte, indumenti – possono accentuare l’effetto isolante, facendo sì che la temperatura della superficie interna del muro scenda anche sotto la soglia del punto di rugiada, creando le condizioni ideali per la proliferazione dei microrganismi tipici della muffa.
Il trucco per scoprire la muffa nascosta
La muffa dietro all’armadio può essere silenziosa e subdola, soprattutto se l’arredo non viene mai spostato o controllato. L’esperienza di molti proprietari di casa dimostra che esistono alcuni segnali e semplici accorgimenti per individuare tempestivamente il problema, anche in assenza di macchie visibili.
- Odore di chiuso o muffa: se entrando nella stanza, o aprendo l’armadio, si percepisce un odore pungente, simile a quello della terra bagnata o di materiale organico in decomposizione, può essere il sintomo di presenza di muffa dietro il mobile. Questo odore può trasferirsi anche sui vestiti o su tessuti conservati all’interno.
- Condensa o gocce d’acqua: in giornate particolarmente fredde, passare una mano sul retro, se raggiungibile, permette spesso di sentire umidità o addirittura vedere piccole gocce sulla parete interna.
- Controllo della parete: il trucco più efficace rimane quello di spostare l’armadio almeno una volta ogni stagione, anche solo di pochi centimetri, per verificare la presenza di aloni o macchie scure. Un semplice specchio o una torcia, infilati dietro il mobile, aiutano a ispezionare anche le zone meno accessibili.
- Analisi visiva periodica dei vestiti e degli oggetti contenuti: osservare se anche sugli oggetti chiusi nell’armadio, specie quelli appoggiati a parete, compaiono macchie, odori o segni di deterioramento può essere un campanello d’allarme.
Nel caso di presenza dubbi, è consigliato l’utilizzo di igrometri digitali (per misurare l’umidità relativa dell’aria vicino al muro) e termometri a infrarossi o termocamere, strumenti ormai reperibili anche per uso domestico e capaci di individuare facilmente punti freddi e di conseguenza i settori più a rischio.
Sviluppo e rischi della muffa nascosta: salute e struttura dell’edificio
La muffa, sotto forma di funghi microscopici, rilascia nell’aria spore e micotossine potenzialmente dannosi per la salute umana. Vivere in ambienti umidi e contaminati può causare una vasta gamma di fastidi, dalle allergie alle infezioni respiratorie, e in alcuni casi accentuare patologie pregresse come l’asma. I soggetti particolarmente sensibili includono bambini, anziani e persone immunocompromesse.
Oltre ai problemi sanitari, una muffa non trattata può lentamente danneggiare sia la finitura muraria sia la struttura in legno dell’armadio, con la comparsa di macchie definitive, rigonfiamenti e, a lungo andare, marcitura del materiale.
Prevenzione e soluzioni efficaci
Buone abitudini per evitare il ritorno della muffa
- Distanziamento: Lasciare sempre uno spazio di almeno 8-10 cm tra armadio e parete esterna, per permettere la libera circolazione dell’aria e favorire l’asciugatura della superficie muraria.
- Areazione: Ventilare quotidianamente i locali, in particolare nelle ore di minore umidità esterna, aprendo le finestre per 15-20 minuti.
- Deumidificazione: Utilizzare deumidificatori nei mesi più umidi oppure nei locali dove la ventilazione naturale risulta insufficiente.
- Isolamento termico: In presenza di problemi cronici, valutare interventi strutturali come il cappotto termico o la coibentazione interna, che aumentano la temperatura superficiale delle pareti e riducono il rischio di condensa.
- Monitoraggio costante: Effettuare controlli periodici (al cambio di stagione o dopo le piogge) per intervenire tempestivamente in caso di comparsa dei primi segnali.
Interventi in caso di muffa già presente
- Spostare e svuotare l’armadio: per valutare con precisione l’estensione del problema e prevenire la proliferazione delle spore anche tra gli oggetti conservati.
- Rimozione meccanica: Asportare le macchie con spugna non abrasiva, indossando guanti e mascherina. Evitare di graffiare, per non diffondere ulteriormente le spore nell’ambiente.
- Detergenti antimuffa: Applicare specifici prodotti a base di principi disinfettanti (come cloro, perossido di idrogeno o sostanze naturali come l’aceto o il sapone di Marsiglia) seguendo attentamente le istruzioni riportate sulla confezione.
- Asciugatura accurata: Dopo la pulizia, asciugare bene sia il muro che l’armadio, eventualmente aiutandosi con un ventilatore o un phon a freddo.
- Trattamenti preventivi: Stendere sulle superfici pulite pitture o prodotti specifici antimuffa, soprattutto se l’ambiente è particolarmente soggetto a ricadute del fenomeno.
Solo un approccio sistematico può garantire la rimozione definitiva della muffa nascosta e la prevenzione delle sue ricomparse. È importante agire tempestivamente, per evitare che la situazione degeneri e si ripercuota sulla salute e sulla funzionalità degli arredi e dell’edificio stesso.