Telo pacciamatura: scopri se lascia passare acqua e aria o blocca tutto

I teli pacciamatura utilizzati in orticoltura e giardinaggio non bloccano completamente il passaggio dell’acqua e dell’aria, ma sono progettati per garantire la protezione dalle infestanti lasciando al tempo stesso una certa permeabilità che consente la corretta vitalità del suolo e la sopravvivenza delle colture. La loro funzione principale è quella di impedire la crescita delle erbacce, evitando al contempo la formazione di ristagni idrici o condizioni di asfissia per le radici delle piante.

Come funzionano i teli pacciamatura

La pacciamatura consiste nel coprire il terreno con uno strato di materiale – come un telo sintetico o organico – per limitare la presenza di erbe infestanti, ridurre l’evaporazione e stabilizzare la temperatura del suolo. I teli più diffusi sono realizzati in polipropilene o in tessuto non tessuto (TNT) e offrono diversi livelli di permeabilità in base al materiale, alla lavorazione e alla grammatura.

Nel dettaglio, il telo pacciamante:

  • Blocca il passaggio della luce al terreno, soffocando le infestanti e impedendo la germinazione di nuove erbe
  • Offre una barriera fisica tra la superficie del suolo e le colture, limitando la crescita spontanea di piante indesiderate
  • Permette la microventilazione, che mantiene la vitalità biologica del suolo e sostiene la flora microbica

Permeabilità all’acqua: come si comportano i teli pacciamatura?

Spesso si teme che il telo pacciamante possa bloccare completamente l’irrigazione naturale o artificiale, oppure che impedisca all’acqua di pioggia di raggiungere le radici delle piante. Questo rischio è reale solo per alcuni film plastici molto compatti, ma la maggior parte dei teli moderni – soprattutto quelli di qualità professionale – sono progettati per lasciare passare quantità sufficienti d’acqua.

I teli in polipropilene quadrettato, ad esempio, sono robusti e con una certa porosità: filtrano l’acqua, seppure in modo più lento rispetto ai tessuti non tessuti particolarmente leggeri, che risultano ancora più permeabili e indicati quando si teme una scarsa irrigazione dalle precipitazioni. Il livello di permeabilità all’acqua può essere molto alto, con valori indicativi anche di 1260 litri/m²/min per alcuni prodotti di fascia superiore; tuttavia, la quantità effettiva varia con lo spessore e la natura del tessuto.
Per chi desidera massima traspirazione dell’acqua, i teli TNT a bassa grammatura (ad esempio 50 gr/m²) sono i più adatti.

Vantaggi della permeabilità all’acqua

  • Evita i ristagni e le muffe, favorendo un ambiente sano per le radici
  • Consente una distribuzione uniforme dell’acqua nel suolo
  • Riduce la necessità di sollevare o rimuovere il telo per irrigare

Permeabilità all’aria: il terreno “respira”

Un altro aspetto importante dei teli pacciamatura riguarda la traspirazione. Oltre a lasciar filtrare l’acqua, questi teli sono progettati per permettere anche il passaggio dell’aria, mantenendo il suolo biologicamente attivo e vitale. Il movimento di piccoli volumi d’aria attraverso il telo, infatti, aiuta a prevenire la compattazione eccessiva, sostiene la mineralizzazione della sostanza organica e preserva l’attività dei microrganismi utili.
Nelle condizioni ideali, il telo non blocca completamente lo scambio gassoso tra atmosfera e terreno, ma lo regola, evitando che il suolo si secchi troppo rapidamente ma anche che si crei un ambiente stagnante e privo di ossigeno.

Riassumendo

  • I teli pacciamanti professionali permettono il passaggio di acqua e aria, mantenendo il terreno umido e ossigenato
  • Non impediscono la respirazione delle radici e l’attività biologica
  • La porosità varia ed è maggiore nei teli TNT rispetto a quelli plastici più compatti

Quando il telo blocca (quasi) tutto e quando no

Non tutti i teli pacciamatura sono uguali. Esistono diverse tipologie pensate per rispondere alle differenti esigenze di coltivazione:

  • Teli in polietilene: spesso usati in agricoltura intensiva, tendono a essere poco permeabili sia all’acqua che all’aria, comportandosi quasi come una barriera totale. Sono indicati per pacciamature stagionali dove una rapida crescita della pianta rende secondario il ricambio idrico e gassoso.
  • Teli in polipropilene tessuto: molto più diffusi in orticoltura domestica e nel settore professionale, presentano una porosità notevole che lascia passare sia acqua che aria, mantenendo tutte le funzionalità vitali del suolo.
  • Tessuto non tessuto (TNT): offre la massima traspirabilità e una permeabilità all’acqua elevatissima, risultando ideale per orti e aiuole dove si vuole favorire il maggiore apporto possibile di ossigeno e acqua dall’ambiente.

La scelta del telo va fatta considerando il tipo di coltura, il clima, la frequenza delle piogge e il sistema di irrigazione a disposizione. È importante leggere sempre le indicazioni del produttore: alcuni teli elencano la capacità di filtraggio dell’acqua e dell’aria, altri specificano la grammatura e il materiale di composizione.

Per esigenze diverse, è possibile combinare l’uso di pacciamatura con altri sistemi di irrigazione (ad esempio gocciolatori posti sotto il telo) così da assicurare sia il controllo delle infestanti che una corretta idratazione e aerazione del suolo.

In sintesi, un buon telo pacciamatura non blocca tutto: l’acqua e l’aria possono passare nelle quantità necessarie per sostenere una crescita sana delle piante e una vitalità costante del terreno, mentre la luce viene efficacemente bloccata per sopprimere le infestanti. Scegliere il tipo più adatto dipende dallo specifico contesto di utilizzo e dal livello di permeabilità desiderato per aria e acqua.

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