Con l’avanzare dell’età molti notano un cambiamento nell’odore corporeo, spesso descritto come una fragranza diversa rispetto quella sperimentata in gioventù. Questo fenomeno, che può suscitare imbarazzo o preoccupazione, è il risultato di trasformazioni fisiologiche e metaboliche che avvengono naturalmente nel corpo e influenzano la produzione e la percezione dei composti odorosi. L’argomento, nonostante sia poco discusso apertamente, riguarda milioni di persone che affrontano ogni giorno i vari aspetti dell’invecchiamento, incluso quello olfattivo.
Come e perché l’odore del corpo cambia con l’età
I principali fattori che spiegano le variazioni dell’odore corporeo includono modifiche della pelle, cambiamenti ormonali, alterazioni dei processi metabolici e l’influenza dell’alimentazione, con effetti che diventano più marcati generalmente dopo i 60 anni. Una delle componenti più studiate nella letteratura scientifica è la produzione di una sostanza chiamata 2-nonenale, molecola che tende a formarsi in quantità maggiori nella cute delle persone mature rispetto ai giovani e che è spesso identificata come la causa principale del cosiddetto “odore di vecchiaia” [Wikipedia: Odore corporeo] .
- Diminuzione della funzione barriera cutanea: Con l’età, la pelle diviene meno efficace come barriera, si riduce la produzione di sebo e si altera il pH, favorendo una diversa crescita della flora batterica;
- Accumulo di composti ossidati: I processi di ossidazione, legati a un calo delle difese antiossidanti, portano alla formazione di nuove sostanze volatili che conferiscono un odore peculiare ;
- Declino ormonale: In particolare nelle donne, la menopausa e la riduzione degli estrogeni causano variazioni nei processi cutanei e nella sudorazione ;
- Mutamenti nelle ghiandole sudoripare e sebacee: Si modifica la quantità e soprattutto la qualità delle secrezioni, influenzando la diffusione dei composti odorosi ;
- Prescrizione di farmaci: L’uso di farmaci comuni negli anziani può alterare la composizione della pelle e incidere sulle molecole odorose rilasciate ;
- Predisposizione genetica e fattori individuali: Alcune persone sono naturalmente più predisposte a produrre determinati odori, sia per ragioni genetiche che per stili di vita ;
- Cambiamento della sensibilità olfattiva: L’olfatto può diminuire con l’età o divenire più sensibile ad alcune molecole, influenzando come ciascuno percepisce il proprio odore e quello altrui .
In aggiunta, la composizione dell’alimentazione, il consumo di certi cibi ricchi di grassi, spezie o alcol, e le condizioni di salute generale possono enfatizzare o attenuare queste differenze. Il risultato è un’identità olfattiva unica e mutevole, che talvolta può essere percepita come sgradevole semplicemente perché è inconsueta rispetto allo standard sociale e personale a cui si era abituati [Wikipedia: Odore corporeo] .
I principali composti responsabili e il ruolo della pelle
La maggior parte delle trasformazioni dell’odore corporeo in età avanzata ruota intorno all’attività della pelle e dei suoi annessi. La 2-nonenale è, come anticipato, uno dei composti al centro dell’attenzione: deriva dalla degradazione degli acidi grassi insaturi presenti nello strato superficiale della pelle, tipica dei processi ossidativi accentuati dalla riduzione delle difese antiossidanti. L’accumulo di questa molecola, in combinazione con la minore produzione di sebo e con la modificazione del microbiota cutaneo, dà origine a un profumo identificabile e ricorrente presso le persone anziane .
Il microbiota, cioè l’insieme di batteri che popolano la cute, svolge un ruolo cruciale. L’equilibrio tra specie batteriche amiche e meno gradite tende infatti a cambiare con l’età, soprattutto a causa di variazioni nel sudore, nella traspirazione e nella qualità dei nutrienti presenti negli strati cutanei. Batteri diversi producono enzimi che degradano i composti emessi provocando una gamma diversa di aromi che, col tempo, si concentrano.
Le ghiandole sudoripare apocrine, particolarmente diffuse in aree come le ascelle, insieme alle ghiandole sebacee, sono tra i principali attori della trasformazione dell’odore corporeo. Queste ghiandole, con l’avanzare dell’età, possono diminuire la loro attività alterando così quantità e qualità della secrezione, ma anche rendendo più pronunciate alcune note olfattive attribuibili a cambiamenti metabolici .
Stili di vita, predisposizione e cause secondarie
Anche se i processi dell’invecchiamento sono inevitabili, non tutte le persone sviluppano lo stesso odore caratteristico. Le differenze possono essere spiegate da fattori quali:
- Genetica: Alcune famiglie manifestano una maggiore tendenza a sudare o a produrre sostanze particolarmente nutrienti per i batteri cutanei, con un impatto sensibile sull’aroma della pelle ;
- Stile di vita: Fumo, dieta povera di nutrienti, sedentarietà e scarsa idratazione contribuiscono a peggiorare la qualità dell’odore corporeo; il consumo di alimenti speziati o di bevande alcoliche è spesso associato a odori più pungenti ;
- Condizioni di salute: Alcune patologie (come il diabete, le disfunzioni epatiche o renali) e l’assunzione cronica di determinati farmaci possono modificare in profondità il quadro olfattivo della pelle e dei fluidi corporei ;
- Igiene personale: Una pulizia irregolare, abbigliamento sintetico o eccessivamente coprente, e ambienti poco arieggiati favoriscono la concentrazione delle sostanze odorose.
È importante sottolineare che non sempre un odore intenso corrisponde a cattiva igiene: frequentemente, il cambiamento è dovuto a fenomeni naturali difficilmente controllabili del tutto. Tuttavia, la prevenzione e il controllo dell’odore corporeo restano possibili adattando alcune abitudini e ricorrendo a prodotti appositi.
Soluzioni e strategie efficaci per gestire l’odore corporeo dell’età
Anche se il cambiamento dell’aroma cutaneo è un processo naturale, esistono molte strategie che permettono di minimizzare i disagi e migliorare il benessere personale e sociale. Gestire efficacemente la situazione significa intervenire sia sulla causa, che spesso è fisiologica, sia sulle conseguenze.
Igiene personale mirata
- Fare una doccia quotidiana o dopo attività fisica con detergenti delicati che rispettino il pH naturale della pelle, evitando saponi troppo aggressivi che potrebbero alterare ulteriormente la flora batterica;
- Asciugare accuratamente le zone soggette a sudorazione, come ascelle e pieghe cutanee, per limitare la proliferazione batterica;
- Utilizzare indumenti in fibre naturali e fresche, che assorbano il sudore e permettano alla pelle di respirare;
- Cambiare spesso vestiti e biancheria per ridurre il ristagno di umidità e sostanze odorose .
Attenzione all’alimentazione e all’idratazione
- Ridurre il consumo di alimenti particolarmente aromatici (aglio, cipolla, spezie forti), grassi animali e limitare bevande alcoliche o stimolanti;
- Mantenere una buona idratazione, anche della pelle, aiuta a contrastare i processi ossidativi ed escretivi dannosi .
Supporto farmacologico e cosmetico
- In presenza di odori molto intensi (soprattutto in caso di bromidrosi), è opportuno consultare il medico che può suggerire trattamenti specifici, prodotti deodoranti a base di sostanze antibatteriche o, nei casi più severi, terapie farmacologiche;
- L’uso di creme idratanti, eventualmente arricchite con antiossidanti, può rafforzare la funzione barriera della cute e limitarne il deterioramento;
- Se necessario, valutare con il proprio dermatologo l’introduzione di integratori specifici che supportino la pelle nella lotta contro l’ossidazione dei lipidi .
Infine, acquisire la consapevolezza che l’evoluzione del profilo olfattivo personale è parte integrante dell’invecchiamento può aiutare a gestire meglio l’aspetto psicologico della questione. Nella maggior parte dei casi, una routine mirata e uno stile di vita equilibrato permettono di diffondere un’immagine personale positiva e ridurre notevolmente le preoccupazioni legate all’odore corporeo. Il dialogo con i familiari, il medico o i professionisti del settore è fondamentale se il problema appare persistente o si accompagna ad altri disturbi.