Senti sempre un cattivo odore inspiegabile nel naso? Ecco cosa potrebbe essere

Sentire continuamente un cattivo odore inspiegabile nel naso è un disturbo più frequente di quanto si possa pensare e, nella maggior parte dei casi, è riconducibile a una serie di condizioni mediche molto diverse tra loro. Questo fenomeno, che può manifestarsi come percezione costante o intermittente di odori sgradevoli come “marcio” o “bruciato”, può influire significativamente sulla qualità della vita e generare ansia se non si individua la causa.

Le cause più comuni: infezioni, infiammazioni e alterazioni anatomiche

Uno dei motivi principali per cui si percepisce un odore sgradevole persistente nel naso è rappresentato dalle infezioni delle vie aeree superiori, come sinusiti e riniti croniche. Queste patologie favoriscono la produzione di secrezioni maleodoranti dovute alla proliferazione di batteri e funghi nelle cavità nasali. Spesso la sensazione di cattivo odore può insorgere anche in caso di tonsilliti o infezioni più profonde che coinvolgono la gola e i seni paranasali, alterando la normale flora microbica e determinando un ristagno di materiale infetto e maleodorante.

Altri fattori predisponenti a queste condizioni includono:

  • Riniti allergiche o vasomotorie: le infiammazioni ricorrenti della mucosa nasale modificano la percezione degli odori e possono portare alla formazione di secrezioni che, se non eliminate, diventano un terreno fertile per batteri e funghi.
  • Ipertrofia dei turbinati: l’aumento di volume di queste strutture favorisce il ristagno del muco e lo sviluppo di odori persistenti, specialmente dopo infezioni virali come il COVID-19.
  • Siccità nasale: provocata da ambienti troppo secchi, smog, uso eccessivo di decongestionanti, allergeni, oppure come conseguenza di terapie mediche, la secchezza riduce la normale attività di pulizia della mucosa nasale e può portare alla formazione di croste maleodoranti.
  • Scarsa igiene personale della cavità nasale e orale: favorisce l’accumulo di sostanze che, decomponendosi, liberano composti volatili responsabili del cattivo odore.
  • Dieta squilibrata e disidratazione: influenzano la composizione del muco, favorendo il ristagno e la proliferazione di microrganismi.
  • Fantosmia e alterazioni della percezione olfattiva

    Non sempre la causa è fisicamente rilevabile. La fantosmia è una condizione in cui si avvertono, senza motivo oggettivo, odori che non hanno una reale fonte esterna. Tra le cause più comuni di questa allucinazione olfattiva vi sono:

  • Infezioni delle vie respiratorie superiori
  • Traumi cranici
  • Disturbi neurologici come epilessia, Morbo di Parkinson o Alzheimer
  • Alcuni tipi di tumore cerebrale
  • Emicranie e crisi convulsive che coinvolgono il lobo temporale del cervello, la regione deputata all’interpretazione delle sensazioni olfattive
  • Terapie con radiazioni
  • Problemi dentali o infezioni del cavo orale
  • A volte la fantosmia si verifica temporaneamente in seguito a raffreddori, allergie, forti sbalzi ormonali (gravidanza, menopausa) o anche in reazione ad ambienti saturi di sostanze chimiche, polveri o prodotti industriali. Benché in molti casi sia una manifestazione passeggera, se il sintomo persiste per settimane è indispensabile rivolgersi a uno specialista, in particolare a un otorinolaringoiatra o a un neurologo, per una valutazione approfondita.

    Patologie rare: cacosmia e ozena

    Quando l’odore percepito ha una specifica connotazione di “marcio”, si parla spesso di cacosmia. Questa condizione può essere associata a infezioni batteriche particolarmente aggressive, come quelle causate da Klebsiella ozaenae, o a patologie croniche come la rinite atrofica detta anche ozena. L’ozena si presenta tipicamente con formazione di croste spesse e molto maleodoranti nella cavità nasale, che determinano la diminuzione o la perdita completa dell’olfatto (iposmia o anosmia) e una sensazione costante e intensa di cattivo odore fino all’alitosi. È una malattia rara nei Paesi occidentali ma ancora diffusa in alcune aree del Mediterraneo, del Sud Asia e dell’Africa. Può avere una base genetica o essere favorita da carenze vitaminiche, malnutrizione e particolari condizioni socio-economiche basse.

    Altri quadri clinici che si possono manifestare con odori sgradevoli nel naso sono:

  • Encefalite erpetica o altre infezioni del sistema nervoso centrale, capaci di indurre vere allucinazioni olfattive.
  • Complessivi deficit nutrizionali (ferro, vitamina A e D), spesso associati a fragilità delle mucose e predisposizione a infezioni croniche o cronico-recidivanti.
  • Autismo autoimmune a seguito di processi infettivi o reazioni infiammatorie prolungate.
  • Quando preoccuparsi e cosa fare

    In molti casi la presenza di un odore sgradevole transitorio non deve destare particolare allarme, specie se si accompagna a lievi sintomi del raffreddore o a condizioni ambientali particolarmente sfavorevoli (ambienti chiusi, finestre poco aperte, uso eccessivo di riscaldamento o aria condizionata). Tuttavia, se il fenomeno:

  • Persiste per oltre 7-10 giorni senza miglioramento
  • Si accompagna a secrezione purulenta o sanguinolenta
  • È associato a febbre, dolore facciale, mal di testa ricorrenti
  • Si presentano deficit progressivi dell’olfatto
  • è importante rivolgersi tempestivamente al medico. Solo un’indagine specialistica (visita con endoscopia nasale, TAC dei seni paranasali, esami ematici) permetterà di chiarire la causa e di adottare la terapia più efficace.

    Trattamenti comuni includono:

  • L’uso di spray o lavaggi nasali a base salina per migliorare l’igiene della mucosa
  • Antibiotici o antimicotici in caso di infezioni
  • Terapie anti-infiammatorie o corticosteroidi per contrastare le infiammazioni croniche
  • Rimozione chirurgica di polipi, corpi estranei o tessuti danneggiati, se necessario
  • Cambiamenti nello stile di vita per favorire la corretta idratazione e una dieta equilibrata
  • I consigli pratici per ridurre il fastidio

    A volte è possibile ridurre la percezione del cattivo odore adottando semplici accorgimenti quotidiani:

  • Migliorare l’aerazione degli ambienti domestici e lavorativi
  • Idratare regolarmente le mucose, specie in caso di clima secco o uso prolungato di riscaldamenti
  • Recuperare una corretta igiene orale e nasale
  • Evitare l’automedicazione e utilizzare decongestionanti solo su prescrizione
  • Monitorare eventuali altri sintomi come febbre, dolore o secrezioni
  • Riassumendo, la comparsa di un persistente cattivo odore inspiegabile nel naso può dipendere da cause banali e temporanee o essere il segnale di patologie più complesse che richiedono una diagnostica approfondita. L’attenzione alla sintomatologia associata e una consultazione tempestiva con il medico sono fondamentali per affrontare il problema in modo corretto e risolverlo efficacemente.

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